Va tutto benissimo, gravidanza fisiologica, io sempre più convinta della mia scelta rifaccio il corso Pre-parto con un altro umore, da combattente; una sfida con me stessa e col mio corpo, la mia natura.

Tutte le persone attorno a me, pensavano fossi matta perché da che mondo è mondo, si dice che dopo un cesareo, per forza ci deve essere un altro cesareo.

Il mio compagno, mia mamma, zia… insomma tutti molto titubanti e convinti che sarebbe finito con un nuovo cesareo.
Un lunedì pomeriggio, a 39+3 vado dal mio ginecologo per un controllo (ero quasi al traguardo) e visitandomi, dice che purtroppo sembro essere molto lontana dal parto, il mio collo dell’utero ancora molto lungo e non si era accorciato dalla visita precedente: quindi mi parla già di programmare un eventuale cesareo.

In ambulatorio volevo piangere ma mi sono trattenuta, anche se ha capito il mio umore perché mi ha chiesto se c’era qualcosa che non andava.
Vado a fare la spesa, torno a casa dal mio bimbo, ceniamo e dalle 21 inizio ad avere contrazioni, senza dolore o altri sintomi, solo pancia dura.

Pensavo, ora metto a letto il bimbo, sul divano mi rilasso e sicuramente passano, deve essere la stanchezza… SEGUE

 

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