In pausa pranzo le contrazioni non passano.
Chiamo il mio compagno, viene a casa, ci laviamo e le contrazioni sono sempre più vicine, ogni 3 minuti circa.
Corriamo in ospedale e salgo in reparto, sono le 13:45.
Mi visitano e la dilatazione è di 4 cm.
Corro in sala parto tra una contrazione e l’altra, faccio il tracciato e poi via sotto la doccia.
Le contrazioni sono sempre più forti, ma non ho provato quel dolore di cui tutte mi avevano avvisata, non ho creduto di morire.
È stato tutto così naturale.
Dopo poco mi si sono rotte le acque e via sul lettino a spingere; sentivo la necessità di spingere, come se il mio corpo sapesse.
Prima spinta, mi fermo, sento bruciare, seconda spinta, la perdo di nuovo, ultima spinta decisiva: sento uscire la testa, che liberazione!
L’ostetrica che mi dice che ci siamo quasi, ultima spinta, ed eccolo: piange a fa subito la pipì addosso all’ostetrica. Sono le 16:31.
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Veronica