Ore 17.30 si rompono le acque.
Ho contrazioni continue e molto dolorose, mio marito, agitato più di me
non se la sente di portarmi in ospedale in questo stato così chiamano l’ambulanza.
Poco dopo sento la sirena, stanno arrivando, che sollievo. Si rendono conto che sono prossima al parto.
Vogliono portarmi presso l’ospedale scelto ma mia mamma si oppone, 30 km sono troppi, partorirei lungo la strada.
Così alle 17 e 50 arrivo al pronto soccorso del nostro ospedale dove mi accoglie l’ostetrica di turno. Mi tranquillizza.
Sto vivendo uno dei momenti più belli della mia vita piena di angoscia. Come mi parla però tutto passa, non mi rendo nemmeno conto che sono sul lettino (scomodissimo) del pronto soccorso.
Mi visita, sono completamente dilatata e devo spingere. Mi dice che si vede già la testa, manca poco e conoscerò la mia piccola.
Spingo una, due… Circa 6 volte e sento piangere.
Ore 18.07 mia figlia è nata… [SEGUE]