Riparto, ma nel dubbio decido di andare da mia mamma.
Sono in ansia, tornando verso casa troviamo un incidente che blocca una delle due vie per tornare verso l’ospedale e sull’altra c’è una colonna lunghissima (è domenica ed abito in una località turistica) come farò a tornare giù?

Verso le 16.40 presa dall’agitazione chiamo il reparto del nostro ospedale dove le ostetriche posso rispondere al telefono. Spiego il tutto all’ostetrica di turno e le dico che le contrazioni iniziano a fare un po’ male. Mi dice di stare tranquilla può essere stato lo scollamento e il viaggio in macchina ma dalla voce non le sembro in travaglio.

Alle 17. 10 mia mamma la richiama; sono inginocchiata in salotto che Alle 17. 10 mia mamma la richiama; sono inginocchiata in salotto che urlo dal dolore. Nel giro di 20 minuti dalla chiamata le contrazioni si erano fatte sempre più forti tanto che mi riusciva difficile stare i piedi.
Il dolore è stato così improvviso che non mi rendo conto di ciò che sta succedendo.

L’ostetrica le conferma che sono in travaglio. (per fortuna c’era mia mamma: mio marito in quel momento era annebbiato quando me).
Mentre chiamano mio marito perché ci raggiunga sento il bisogno di andare di corpo. Come mi siedo sento come un palloncino che si rompe.

Ore 17.30 si rompono le acque… [SEGUE]

 

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