Verso le 22:00 siamo arrivati in ospedale, dove, in seguito ad una veloce visita ginecologica, mi hanno confermato la rottura delle acque ed una dilatazione di circa 4 cm.
Subito dopo la visita abbiamo aperto la cartella ostetrica, mi hanno assegnato una camera e ho fatto il primo monitoraggio durato circa 40 minuti.

Dopo sono rientrata in camera per fare una flebo di antibiotico – in quanto non avevo ancora fatto il tampone previsto tre giorni dopo.
Finita la flebo ho iniziato il secondo monitoraggio, che da seduta si faceva fatica ad eseguire. Vista questa difficoltà, alle 2:20 mi hanno trasferita in sala travaglio per eseguire il monitoraggio da stesa.

Poco dopo ho iniziato ad avere le prime forti contrazioni con una cadenza di circa 7 minuti e, trascorsa qualche contrazione, ho comunicato all’ostetrica che sentivo la voglia di spingere.
Detto ciò l’ostetrica ha verificato la mia dilatazione, constatando che ormai ero completamente dilatata.
Incredibilmente dopo qualche spinta, alle 3:30 del 28 giugno è venuto al mondo il mio primo figlio!

Nonostante un travaglio così rapido, confesso di aver avuto paura di non poter sopportare il dolore, ma con l’aiuto (fisico e psicologico) di mio marito sono riuscita a rilassarmi e ad affrontare al meglio questa avventura.
Appena terminata la fase espulsiva il dolore è svanito completamente, soprattutto dopo aver sentito il primo vagito del nostro Sergio che ha iniziato subito a far sentire la sua voce. 

Dopo una veloce pulizia del piccolo l’ostetrica ha tagliato… [SEGUE] 

 

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