Sono le ore 01:30 di giovedì 2 Luglio 2020.
Sveglia di soprassalto e “Amore, mi si sono rotte le acque” – “Ma come?!” – “Infatti è presto! Sono a 37 settimane + 4 giorni!”. Va bene, niente panico: via all’ospedale! Viaggio tranquillo, niente traffico, una leggera e rinfrescante pioggia.
Arriviamo in Pronto Soccorso e vengo subito ricoverata.
Avevo già capito che sarebbe stata una lunghissima giornata!
E ancora più lunga per mio marito che, a causa del maledetto Covid, non ha potuto starmi accanto come avremmo desiderato (ha trascorso tutta la notte e tutto il giorno seguente in macchina!).
Dopo aver fatto i primi tracciati e avendo notato che la dilatazione era solo di 2cm con contrazioni lievi, verso sera la mia ostetrica Anna, valida e professionale, mi parla della possibilità di ricorrere alla fettuccia per l’induzione del travaglio e così procediamo.
Funziona! Sono le 21:30 quando le contrazioni diventano più insistenti, lunghe e forti, tanto da non riuscire a stare seduta o sdraiata. Nel giro di poco mi dilato di 6cm ed è subito corsa in sala parto.
La sala è accogliente, rossa e con un cielo e degli alberi d’acero… SEGUE