Avevo subito un aborto prima di restare incinta del mio piccolino, quindi ho vissuto l’inizio della gravidanza un po’ impaurita perché non volevo che si ripetesse quella brutta esperienza, ma con il passare dei mesi ho cominciato sempre più ad assaporare ogni momento e la voglia di conoscerlo era pazzesca.
Ricordo ancora quel giorno, esattamente un anno fa: erano le 7:30 e mi ero alzata per andare in bagno, quando mi sono ricoricata mi sono sentita all’improvviso tutta bagnata! Ho pensato: “Oh no, che cos’é?”.
Mia suocera mi ha tranquillizzato dicendomi che avevo rotto le acque.
Ero eccitata, finalmente era giunto il giorno in cui avrei tenuto il mio bimbo in braccio.
Ho chiamato mio padre, che per fortuna non era al lavoro e mi ha accompagnata in ospedale.
Arrivati in ospedale avvertivo già le contrazioni ogni 3 minuti.
Mi hanno messo il braccialetto e mi hanno attaccato tracciato; anche se a causa di questo non potevo fare tanti movimenti, scendevo e mi rimettevo sul letto.
Mentre le contrazioni non mi davano più tregua immaginavo il tempo scorrere, ma quando chiesi che ore fossero mi dissero che erano le 13:30…
Arrivati in ospedale avvertivo già le contrazioni ogni 3 minuti… SEGUE