È mercoledì 3 marzo 2021 e, come tutti i mercoledì, vado in ospedale a fare il tracciato perché sono una gravida a rischio a causa del diabete gestazionale.

Faccio l’esame e poi passo a parlare con la dottoressa di turno, controlla i valori della glicemia che le ho portato, e mi dice che secondo lei è meglio indurre il parto perché ho la pressione un po’ ballerina e la glicemia un po’ al limite. Io sono pienamente d’accordo perché il pancione inizia a pesare! Sono a 38+3.

Un’infermiera mi accompagna in stanza e attendo la sera per l’induzione del parto con le fettucce. Arriva sera e la ginecologa che mi visita dice di aspettare perché dal tracciato si vedono delle contrazioni.

La notte passa lenta: dormo poco, pensierosa, emozionata, e un po’ triste perché sola… i protocolli Covid non permettono a mio marito di starmi accanto.

La mattinata passa tra un tracciato e l’altro e inizio a sentire qualche piccola contrazione, ma nulla di esagerato. Faccio pranzo e mi sdraio sul letto…ennesimo tracciato! Nel pomeriggio le contrazioni diventano molto intense. Rimango tutto il pomeriggio nella mia stanza, seduta, perché è l’unico modo che allevia leggermente il dolore.

Nel frattempo si rompono le acque… [SEGUE]

 

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