Nemmeno il tempo di pensarlo, che ho avvertito come una perdita di acque: ma, il problema era che quel flusso abnorme che sentivo scorrere tra le gambe non era liquido da parto. Non saprei dirvi quanto sangue abbia perso, ma ho ancora davanti ai miei occhi la scena di un grumo, grosso quanto un salame, uscito durante quelle contrazioni ematiche.
Il panico mi assale, l’idea di un aborto mi spaventa.
Voi penserete: perché parla di aborto se tutti i segnali delineano un parto?
Prima di continuare, è doveroso raccontare la mia gravidanza. In ospedale è stata definita come “misconosciuta”, ma io la definirei più come “non pensavo di essere già all’ottavo mese”.
Tutti rabbrividiscono e spalancato gli occhi con questa mia affermazione; sai, certe cose le vedi solo in TV. Eppure, questa è la mia storia ed è reale.
Dal mese di Luglio 2019 (mese del concepimento) ho avuto un ciclo insolito, caratterizzato da poco flusso , che, però, ha mantenuto la sua regolarità nel tempo.
Era un periodo stressante per me, a livello emotivo e a livello lavorativo: infatti, nel mese di Agosto il mio compagno (l’ignaro papà) era andato in crisi, non sapeva più se stare insieme a me o se cambiare vita e andare a vivere in Toscana. Sul lavoro avevo grossi problemi da gestire.
Potrete ben capire che il mio stato… [SEGUE]