Il mio lunghissimo percorso è iniziato con una fecondazione assistita ma non legata a problemi di fertilità.
È che  siamo una famiglia arcobaleno!!

Era venerdì tardo pomeriggio e mi accorgo di cominciare a perdere parte di quello che al corso preparto avevano chiamato “tappo” e che più volte avevo fatto fatica ad immaginare. Scrivo alla mia ginecologa, che mi dice di star serena e monitorare la situazione.

Il venerdì sera mi metto a letto tranquilla e riposo talmente bene da non ricordare quale sia stata l’ultima volta ad aver dormito così. In adolescenza, forse!
Tutto procede bene con dei doloretti sporadici ma non forti e decido che forse è ora di mettere qualcosa in valigia…e questo mi aiuta a restare tranquilla.

Il sabato pomeriggio i dolori diventano gradualmente sempre più intensi e fastidiosi ed alcune volte mi tolgono il respiro ma mi sento ancora bene e nonostante la ginecologa mi consiglia di fare un salto in ospedale decido di rimanere a casa (anche perché l’ospedale di Bentivoglio è lontano!) facendo una doccia calda di tanto in tanto.

Non ho paure o ansie, anzi… SEGUE

 

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