Nell’istante in cui parcheggiamo sento che qualcosa mi bagna faccio un balzo fuori dalla macchina con un’agilità che mai mi sarei immaginata e mi si rompono le acque.
Tempismo perfetto per il quale mio marito mi è ancora grato. Saliamo in reparto e da lì in poi si scatena un dolore incontrollabile.
Si materializza il viso amico della mia ginecologa che con serafica tranquillità mi dice che sono ormai a otto e che per l’epidurale era troppo tardi.
‘Troppo tardi???’
Le parole mi rimbombano in testa, come è possibile?
Dovrò farcela da sola e affrontare tutto senza aiuto. Ho paura e in più non me lo aspettavo. Ci metto un po’ ad accettare la situazione.
L’ostetrica arriva di corsa… SEGUE
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