Ho iniziato con le spinte. Emozionanti davvero.
Lisa mi ha aiutato tanto, io seguivo tutto quello che diceva di fare. Sentivo che ad ogni spinta Davide si avvicinava sempre più a me. Voleva nascere ed io l’ho aiutato in tutti i modi. Lisa diceva “questo bambino corre come un treno”.
Ora non ricordo bene quante spinte ho dato prima che nascesse ma ricordo solo di un po’ di bruciore, probabilmente al passaggio della testa, ricordo le pezze calde che mi poneva sulla vulva, ricordo la dolce voce di Lisa.
Simone l’ho cercato forse alla fine, però sapevo che era sempre li dietro di me. Non volevo la sua mano perché mi distraeva e non riuscivo ad occuparmi delle mie contrazioni.
Ricordo di aver urlato solo alla fine e che poi Lisa mi ha tranquillizzata di nuovo “vai Fede che sei brava, continua cosi!”. Tra l’ultima spinta e il momento in cui Davide è nato non so quanto tempo sia passato: forse 1 secondo o 5 minuti. Appena è nato, ore 16.31, lo ha appoggiato subito sul mio petto. La sua pelle era calda e morbida.
Profumava, io lo annusavo.
Gli ho contato subito le dita dei piedi e delle mani, stupita faccio a mio marito “Simo sono 5 e 5 10” poi ho urlato dalla gioia “Simo è il nostro bambino, è nato la nostra meraviglia! Simo guarda quanto è bello! È il nostro bambino! Il nostro Davide! ”
Rido, piango e poi rido ancora. Lacrime di gioia infinita… SEGUE