Il dolore è quasi continuo adesso, mi dicono di iniziare a spinge quando sento la contrazione… che dolore, che stanchezza.
Un’ostetrica ci chiede come ti chiamerai e papà risponde Giacomo (finalmente hai un nome!!!)

Papà è ancora lì a sostenermi davanti a tutto il sangue e schifezze varie che mi escono da lì, ma il sacco non si è¨ ancora rotto… io non le vedo perché sono a occhi chiusi ma papà poi mi dirà che stanno preparando un attrezzo lunghissimo da usare per rompermi il sacco… ma alla prossima spinta il sacco si rompe e escono le acque con un getto forte!

Mi chiedono se mi voglio sdraiare, salgo sul letto perché non ho più forza nelle gambe per stare in piedi, sono stanca.
Non so più da quanto tempo sono qui ma le ostetriche iniziano a dire che manca poco, mi dicono di concentrarmi e spingere forte, io ci provo ma all’inizio sbaglio perché spingo davanti invece le ostetriche mi dicono di spingere dietro come se dovessi fare la cacca… quando spingo il dolore è ancora più forte, penso proprio di non farcela, penso che non si possa sopportare un dolore così.

Le ostetriche continuano a guidarmi con dolcezza e determinazione, mi dicono che quando la donna dice “non ce la faccio più” è il momento che sta per nascere, ma io non ci credo, io penso davvero di non farcela, vorrei smettere di spingere, vorrei non sentire più dolore e vorrei dormire

Ma tu hai deciso che vuoi uscire davvero, sento un bruciore fortissimo oltre altre contrazioni, perdo la concentrazione, un’ostetrica mi riprende, mi dice che tu hai fatto il tuo percorso e che adesso dipende da me, devo spingere fortissimo e smettere di urlare perché ogni energia deve essere per te.

Mi fanno malissimo le anche… [SEGUE]

 

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