Sono alla seconda gravidanza: a parte un piccolo distacco amnio coriale iniziale, tutto scorre benissimo e anche velocemente, perché sono a casa ma ho una piccoletta abbastanza vivace di un anno a cui badare.

Arriviamo così alla 39 settimana ma tutto ancora è fermo: solo il collo leggermente più corto. Il tempo finisce il 20 luglio e spero soltanto di non andare troppo oltre, visto che fino ad ora il caldo è stato abbastanza sopportabile. Il 21 luglio è un sabato, mio marito è a casa e con la bimba ne approfittiamo per rimanere un po’ più a letto.

Alle 10 mi alzo e mentre preparo colazione per tutti avverto dei “doloretti”, ma li considero il giusto perché credo che possano smettere da un momento all’altro: insomma non mi voglio illudere. Facciamo colazione, preparo pranzo, mangiamo e ritorniamo sul letto per addormentare la bimba. Sdraiata non ci sto molto bene, cambio posizione frequentemente e verso le 4 mi faccio una doccia. A mio marito dico che sono contrazioni leggere e che ci rimanderebbero sicuramente a casa.

Aspettiamo ancora e verso le 17’30 usciamo a fare una passeggiata. Alle 19 qualcosa stava cambiando e così dubbiosi decidiamo di partire. Accompagniamo la bimba dai miei suoceri, la saluto e appena salgo in macchina mi scendono dei lacrimoni che non riesco a fermare…sto concretizzando che sono in pieno travaglio e che la nostra vita sta per cambiare ancora una volta.

In 40 minuti di macchina le contrazioni sono diventate molto forti… [SEGUE] 

 

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