Era il 7 dicembre quando io e mia mamma, sedute nella saletta d’attesa, aspettavamo la ginecologa per fare l’ultima visita. Sono entrata. Ero tranquilla: Ginevra non aveva dato segnali sospetti.
Mi sono seduta sul lettino e la ginecologa ha iniziato la visita. Ad un tratto mi guarda “Alessandra, il liquido amniotico si è abbassato notevolmente”. Io, stupita, le rispondo che la situazione era cambiata rispetto la settimana precedente.
“Non ci sono problemi” mi rassicura “ma è giunto il momento di far nascere Ginevra”. Mi spiega che quella sera sarei dovuta andare in reparto per iniziare l’induzione. Ero felicissima, finalmente avrei visto la mia piccola Ginevra. Chiamai immediatamente mio marito per avvisarlo.
Ho eseguito il monitoraggio: andava tutto benissimo. Nel frattempo è arrivato mio marito con la valigia; ho potuto cambiarmi e mettermi comoda. Sono scesa in sala parto per iniziare l’induzione ed ho incontrato il ginecologo che mi aveva annunciato che stavamo aspettando una bambina. Mi sono sentita sicura e tranquilla. Sapevo che di lì a poco avrei stretto tra le braccia la mia piccola.
Dopo poco, infatti, partirono le prime contrazioni... SEGUE