Ogni bambino è in grado di regolare il suo appetito, pertanto è necessario evitare di insistere se il piccolo rifiuta di terminare il suo pasto.

Esistono in commercio centinaia di preparazioni per i neonati, tuttavia spesso gli omogeneizzati contengono elevate quantità di sali, aromi e sostanze conservanti e non esistono evidenze scientifiche che indichino che le pappe pronte siano migliori del cibo preparato a casa, anzi, purtroppo la cronaca ci racconta di adulterazioni industriali avvenute a più riprese (leggasi le inchieste del giudice Guariniello).

Si consiglia pertanto di offrire al piccolo gli stessi alimenti che cuciniamo per il pasto della famiglia, adattandone semplicemente quantità e consistenza con la debita accortezza di utilizzare solo cibi salutari.

In merito alla necessità di continuare l’allattamento fino ai due anni di vita del bambino, Lawrence nel 1989 affermava che per i mammiferi primati, l’allattamento al seno cessa quando il cucciolo ha triplicato il peso e ciò per l’essere umano corrisponde al compimento dei due anni di vita.

Studi analoghi addirittura ritengono che l’allattamento debba cessare quando il cucciolo ha raggiunto un terzo del peso da adulto (intorno ai 4 anni).

Mary Ainsworth, ricercatrice sull’infanzia… [SEGUE]

 

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