Ad un certo punto stanca e arrabbiata per quel ritardo iniziai a reclamare, così lo portarono dentro la sala del nido e mi chiesero di aspettare fuori, dopo mezz’ora lo sentivo ancora piangere, entrai dicendo che volevo allattarlo, ma il medico mi freddo dicendomi che Michele aveva la brachicardia, doveva fare degli accertamenti, aveva anche perso più peso del dovuto era infatti 3,000 kg.
Io mi spaventai tantissimo, ma non mi persi d’animo, lo allattai, ma il piccolo dopo qualche minuto che si attaccava, dormiva attaccato senza ciucciare, così mi dissero che volevano dargli il latte artificiale, e purtroppo lo fecero, tennero Michele al nido, mi dissero che non potevo stargli accanto, ma ogni volta che andavo in camera e chiudevo gli occhi era come se lo sentissi piangere, così vagavo per il corridoio aspettando che ogni tanto mi facessero entrare a guardarlo, quando entrai lo trovai che rovesciava come una fontana e aveva tante scariche di diarrea (il meconio era già finito la prima notte).
Ebbi paura che fosse allergico al lattosio, per fortuna in quel momento dovettero cambiare l’apparecchio con cui monitoravano il battito e così si accorsero che non aveva la brachicardia, era solo la macchina rotta. Così il giorno dopo ci mandarono a casa, ci regalarono il latte artificiale per le prime poppate e dissero che ogni 3 ore dovevamo fargli un biberon.
Ma non volevo arrendermi, così lo attaccavo al seno, lui stava attaccato anche in continuazione, al primo appuntamento dal pediatra, arrivammo attaccati e io ero visibilmente stanca, perché purtroppo non avevo aiuto e tutti mi dicevano che non avevo latte, così quando Michele si staccava lo tiravo con il tiralatte, ma ne tiravo massimo 70g, il pediatra mi disse che era poco e anche lui si disse a favore dell’aggiunta e quando gli chiesi se poteva indicarmi una consulente per l’allattamento, mi disse che avevo bisogno di una baby sitter.
Le uniche a sostenermi erano le mamme con cui avevo frequentato il corso pre-parto… [SEGUE]
Brave mamme, il nostro latte è sempre il meglio per i piccoli. Adesso Michele ha già due anni, ancora lo allatto, quando qualcuno gli chiede cosa gli piace risponde:il latte di mamma e la pizza. Buon latte a tutte. Daniela
Il mio Enea è nato che pesava 1,850 kg per 40 cm, era piccolino e non aveva la forza di prendere il latte dal seno da solo, in reparto maternità mi hanno dato il tiralatte e anche se io ero ricoverata in reparto maternità e lui in tin e poi in neonatologia ho potuto dargli il mio latte appena mi sono ripresa abbastanza per farlo. A casa provavamo e pian piano trovata anche la tecnica giusta abbiamo abbandonato il biberon per il seno e ora che ha sei mesi pesa 6,400 tutto di latte di mamma.
Se il cucciolo ci prova e noi mamme possiamo e vogliamo assecondarlo l’allattamento al seno è possibile e meraviglioso.
Ciao, il tuo racconto mi ha toccato che ho le lacrime. Anch’io con mio figlio avevamo i problemi iniziali con allatAmento, il più grosso problema secondo me è menefreghismo da parte di funzionari ospedalieri, ostetriche, addetti nido. Mi trovai da sola, dolori atroci post cesareo e piccolo che non mangiava. Adesso lo so dove cercare aiuto.
Vi auguro tanta serenità e felicità
Nel caso mio era tutto il contrario. Non hanno voluto dare mai la giunta. In terapia neonatale a Perugia, dove era ricoverato mio figlio per cinque giorni, portavo mio latte tirato da casa. Anche la pediatra è stata sempre a favore del latte materno, pure con scarsa crescita. Non mi sono mai pentita. È una cosa bellissima, anche se tanto faticosa al inizio.
Adesso mio picchetto ha 24 mesi e abbiamo da poco chiuso con la tetta.