OLIGOTERAPIA
Il Potassio è l’oligoelemento che interviene nel metabolismo idrico dell’intero organismo, agendo positivamente in caso di stitichezza. E’ importante valorizzare questo rimedio anche in caso di spossatezza, disturbi del ritmo cardiaco, crampi e in generale nei disturbi metabolici per eccessiva assunzione di grassi animali, di zuccheri raffinati, di sale.

GEMMOTERAPIA
La Gemmoterapia è quella branca della fitoterapia che utilizza parti fresche vegetali allo stato embrionale, come gemme o giovani getti, i cui principi attivi sono estratti mediante un apposito solvente.
L’impiego dei gemmoderivati è tenuto in particolare considerazione nella pratica medica fitoterapica per l’azione “drenante” dei macerati glicerici, oltre che per l’estrema maneggevolezza che li rende sicuri in gravidanza e durante l’allattamento.

  • Fico M.G. (Macerato Glicerico) da radichette è il gemmoderivato specifico dell’intestino, regolarizza i ritmi della peristalsi e delle secrezioni.
  • Magnolia officinale M.G. da gemme fiorali ripristina la motilità gastrointestinale e la microflora simbionte.
    Questo rimedio è utile quando nella stipsi che si accompagna con disbiosi intestinale e disturbi nervosi (irritabilità , ipercinesia) o dolori localizzati, meteorismo, gastroenterite, dissenteria o flatulenza.
  • Mirtillo rosso M.G. da giovani getti ristabilisce la funzionalità enzimatica dell’intestino, la motilità , la flora batterica intestinale e genito-urinaria. E’ indicato in caso di stitichezza ma anche in presenza di dissenteria o di colite spastica.
  • Quercia M.G. gemme e ghiande agisce come tonico intestinale.

FITOTERAPIA
Per quanto riguarda l’utilizzo della Fitoterapia, quindi di piante adulte nelle diverse modalità estrattive (tinture madri, estratti secchi, estratti fluidi, taglio tisana) sono consigliabili i semi di Lino e i semi di Psillio.
Questi lassativi di massa non sono indicati sul lungo periodo perché anti-nutrizionali.
Oltre all’uso (comunque moderato) di questi prodotti fitoterapici, consigliamo di evitare l’utilizzo di lassativi da contatto (osmotici e oleosi), perché la sollecitazione intestinale con spasmi e scariche peristaltiche potrebbe disturbare il delicato equilibrio della vicina zona uterina ove è accolto il bimbo.

Sconsigliati quindi i lassativi…[SEGUE]

 

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