l rapporto prende in considerazione una pratica vietata ma molto diffusa nel nostro Paese: la prescrizione di latte artificiale alla dimissione dai reparti di maternità. In una sezione dedicata del rapporto, si analizzano le informazioni veicolate dalle ditte produttrici in merito alla preparazione dei latti in formula.
IBFAN non tralascia neanche il tema del latte di crescita, un prodotto che è da tutti decretato inutile e nocivo per la corretta alimentazione del bambino ma che continua ad essere promosso.
L’importanza di questo rapporto è messa ancora più in evidenza se si pensa che nel 2008 in Italia solo il 2% dei bambini di 6 mesi è allattato al seno in modo esclusivo (erano il 33% in Svezia nel 2000).
Questi numeri riflettono una cultura della medicalizzazione che ha le sue radici negli anni ‘80 e veicolata dalla pubblicità, che mina la fiducia delle donne nelle loro capacità materne.
Approfondimenti
Ho partorito due volte nel mio paese di nascita- in Polonia. Non ho ricevuto mail i campioncini con latte artificiale. Anche ospedale dava a disposizione alle mamme il tirallatte e le ostetriche nel caso dei problemi di allattamento. Adesso partorisco in Italia e spero di trovare lo stesso appoggio.
Buongiorno, ho partorito nel 2012 a Cittiglio (Va) e nel 2014 a Varese ed in entrambi i casi ho ricevuto una busta con depliant informativi per la cura del bimbo, dalle vitamine al latte artificiale…lo ricordo perché ho notato che a distanza di due anni la marca del latte cambiava!
Cara Stefania,
la tua testimonianza sarà molto utile.
Un caro saluto
Mammole