Tale richieste sono state operate in prevalenza in due strutture, BFCI (iniziativa comunità amica dei bambini) e BFHI ( iniziativa ospedale amico dei bambini).
Gli investimenti, volti ad appurare nel dettaglio le percentuali relative, sono quasi inesistenti ma l’OMS ritiene tali dati importanti dal punto di vista della salute e sul piano epidemiologico.
L’indagine è stata supporta dai relativi referenti regionali individuati nell’ambito Coordinamento Interregionale.
Le statistiche riportano delle oscillazioni anche notevoli di tasso d’allattamento tra una regione e l’altra.
In testa alla graduatoria spicca la Val d’Aosta con l’82,6 % segue la Toscana con il 79,3 %, le province autonome di Trento e Bolzano superano entrambe l’80% mentre fanalino di coda la Campania con il 64%, ed il Lazio con poco più del 65%.
Anche a livello aziendale le percentuali sono in netto contrasto da regione a regione anche se si è ancora molto lontani dal poter verificare esattamente le percentuali vere e proprie.
Fonte Bibliografica
Allattamento al seno nelle strutture sanitarie in Italia PDF