Durante il secondamento, da parte dei neo-genitori subentra un’estatica contemplazione del nuovo nato, che soppianta lo sforzo e l’eccitazione dominanti il periodo espulsivo.
Se la mamma lo desidera e le circostanze sono favorevoli, il neonato viene posto nudo a contatto con la sua pelle e viene favorito l’attacco precoce al seno: la suzione del capezzolo attiva infatti il rilascio di ossitocina, la quale favorisce la contrattilità uterina e promuove il fisiologico evolversi del secondamento.
Le neo-mamme hanno ora modo di iniziare a recuperare energie e nell’attesa della nascita della placenta, sono soggette ad alcuni controlli mirati: in questa fase infatti l’ostetrica presta le prime cure al neonato ed effettua un monitoraggio costante della perdita ematica, avvalendosi di una sacca graduata.
Inoltre valuta lo stato di contrattilità uterina e il livello del fondo dell’utero, praticandovi, se occorre, un lieve massaggio; esamina l’integrità dei tessuti vagino-perineali per valutare la presenza ed il grado di una eventuale lacerazione e la necessità di eseguire in seguito una sutura; rileva i parametri vitali e, se necessario, invita la donna a vuotare la vescica.
Il tempo generalmente trascorre rapido… [SEGUE]