E arriva un giorno in cui Mamma e Bambino si dovranno separare. Per qualche ora.
Il congedo per maternità giunge a conclusione ed è necessario effettuare tutta una serie di scelte niente affatto semplici.
Rientrare al lavoro oppure no? A chi affidare il bambino? Come gestire il distacco?
Scelte rese ancora più difficili dalle emozioni che accompagnano la Mamma in questo momento particolare.
Dispiacere, preoccupazione, senso di sopraffazione, paure. Molte mamme lavoratrici sanno bene a cosa mi riferisco.
La maternità produce un profondo cambiamento nella donna e, di conseguenza, anche nella lavoratrice. Dopo i mesi trascorsi accanto al proprio bambino, lontane dalla frenesia che i ritmi lavorativi impongono, ributtarsi nella “società che produce”, riprendere i contatti con colleghi e superiori, potrebbe apparire quasi estraniante.
Ma soprattutto c’è il bambino.
Quella persona divenuta così fondamentale… e così totalmente dipendente da noi.
Come farà a trascorrere tutto quel tempo senza la sua Mamma?
Se le risposte a queste domande esistono, proviamo a cercarle nelle esperienze delle Mamme che hanno attraversato questa fase così complessa.
Rebecca
ciao a tutte, lunedì rientrerò al lavoro e sono in grossa crisi. dopo 6 mesi passati giorno e notte con la mia gnometta non riesco ad accettare il fatto di non vederla sempre, oggi é una giornata pesantissima, mi sento proprio giù… doveva venire mia suocera per un paio d’ore per abituare la piccola ma le ho detto di non venire, non ce la faccio a staccarmi oggi… sono un caso disperato?
Rossi6
credo sia normale sentirsi così, ti fai tanti sensi di colpa… [SEGUE]
Parlate sempre di chi rientra.. Mai di chi l’ha perso perché era incinta..
Articoli in pillole per le mamme sono sempre un aiuto nel mare di cambiamenti e difficolta in cui può trovarsi. Il tema mi tocca, dato che il mio bambino è entrato al nido a 3 mesi per il mio rientro al lavoro. Quello che manca sempre in tutti gli articoli del web e incontri sul tema, è un cameo per le mamme che lavorano in improprio, home made, in nero, iterinale a chiamata con contratti mensili ecc. Tra tanto che ho letto nel web e libri, si parla sempre di mamme dipendenti con diritti,congedi,maternita ecc. Mamme che esauriscono il loro spazio di diritto col proprio bambino. Personalmente vorrei lasciate un commento e un abbraccio, a quelle mamme che devono vivere la loro maternità lottando per il poco tempo esclusivo da poter strappare ai propri obblighi e doveri della propria vita lavorativa. Che hanno lavorato fino all’ ottavo nono mese perche la maternità non c e per tutte. Che hanno assorbito goduto ogni secondo attimo dei primi mesi del proprio bambino, perche sapevano che quel momento magico non sarebbe durato a lungo perche obbligate a rimettersi a lavorare perche senza stipendio da mesi. Alle mamme che lavorano in nero, in casa, o che sono rimaste inoccupate alla disperata ricerca di un lavoro,che per la società sono delle mantenute, ed escono dai patronati con gl occhi lucidi, perche la maggior parte degli aiuti sono per madri con un contratto di lavoro. Alle madri che hanno un attività e non hanno chi le sostituisca, che devono girare la chiave ogni giorno personalmente che stiano male bene o stanche. Madri sole senza aiuti ne famigliari che fanno mille cose e tra queste aiutarsi col nido molto presto.
La lista è lunga di madri che devono staccarsi dai propri piccoli prestissimo, e sono mamme con mille difficolta, come tutte, credo sia caloroso e doveroso avere un pensiero particolare anche per loro. Forti tenaci. Un abbraccio