Sono passati 3 anni ormai.
Tutto sembra quasi non appartenermi più, presa dal quotidiano tuo crescere.
Ora, che aspetto la tua sorellina, mi capita spesso di pensare al giorno in cui sei venuta al mondo.
Protagoniste di quella che è stata l’esperienza più forte e significativa della mia vita.
Tu, che sei il centro del mio universo, piccola birbante.
Ormai ero stanca di quel pancione pesante, aspettavo il momento di vederti, di tenerti tra le braccia, di conoscere il tuo sguardo, il tuo odore.
Contavo i giorni che mi separavano dalla data presunta del parto.
Negli ultimi periodi, non riuscivo a dormire bene e l’unica cosa che potevo fare era camminare per ore attorno ad un tavolo con i miei micro dolori, in attesa di un segno più tangibile.
Una sera, arrivarono un pò di contrazioni… [SEGUE]
I giorni passavano.. 40 settimane compiute, e niente, ne una contrazione, nessun segnale!
Finché un giorno, di giovedì, inizio ad avere contrazioni frequenti.. ogni ora, mezzora, 15 minuti… alla cadenza di 10 minuti entro in doccia e mi preparo per andare in ospedale con mio marito.. arriviamo in ospedale che le contrazioni erano ogni 5 minuti!
Io ero emozionatissima, pensavo di vedere mio figlio a breve, ma ho scoperto poi che erano contrazioni preparatorie, non quelle vere.
comunque mi ricoverano.
Arriva il venerdì mattina, io sempre con contrazioni forti, mi visitano e stava iniziando a muoversi qualcosa!
Si va in sala parto, mio marito mi raggiunge, io avevo contrazioni dolorosissime, non pensavo di non tollerarle.. poi tutto si ferma.
La dilatazione procedeva lentissima, ero stremata.. le ostetriche comprensive mi massaggiavano durante le contrazioni, io piangevo e credevo di non farcela..
E così passa anche il venerdì.
Il sabato mattina cominciamo con l’induzione!
Con l’epidurale è stato affrontabile.
L’ostetrica mi aiutava a respirare per assecondare meglio le contrazioni, mi faceva tenere la calma, che brava ragazza!
Arriva il momento delle spinte, non potevamo crederci!
mio marito è stato un accompagnatore fantastico!
Mi stringeva, mi incoraggiava, è sempre stato al mio fianco.
Finalmente, dopo varie spinte, sento il bambino uscire, che emozione!
In un attimo i dolori son passati, lasciando spazio ad un immenso pianto di gioia mentre lo stringevo fra le mie braccia!
Li ho capito che ne era valsa la pena, avevamo fra le braccia il frutto del nostro amore!
È stato meraviglioso, siamo capaci di tirare fuori una forza che non conosciamo fino a quel momento, e poi proviamo un amore che mai abbiamo provato nella vita!
Che dono diventare genitori!