È stato indagato anche quanto questi disagi potessero essere fonte di imbarazzo, depressione, rabbia o insicurezza.
Ben il 72% delle donne ha riferito di aver vissuto uno o più di questi problemi nel primo trimestre di gestazione.
In particolar modo è stata segnalata stipsi in gravidanza e gonfiore intestinale.
Un successivo questionario, compilato durante gli ultimi 3 mesi di gestazione, ha evidenziato che le donne che continuavano a segnalare malesseri intestinali si era ridotto al 61%. E’stato anche preso in considerazione che, in alcuni casi, questa riduzione poteva essere legata non a una risoluzione del disturbo ma ad una sorta di abitudine sviluppata verso lo stesso. Secondo il team di ricercatori, infatti, le donne in attesa tendono a sopportare bene i vari disagi, considerandoli un problema inevitabile e quasi fisiologico della gravidanza.
Questa scarsa considerazione del disturbo conduce però a degli atteggiamenti sbagliati, specialmente in campo alimentare.

Le future mamme, per esempio, non consumano i 25/30 grammi giornalieri di fibre raccomandato per adulti e donne incinta. Anche la quantità di acqua ingerita, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 litri giornalieri, sembra essere parecchio al di sotto della dose consigliata. La carenza d’acqua, tra l’altro, non solo porta a disidratazione ma, rendendo dure le feci, aumenta la stipsi.

 

 

Fonte Bibliografica:

72 Percent of Pregnant Women Experience Constipation and Other Bowel Problems, Loyola Study Finds

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