l’esistenza di una correlazione tra il rischio di insorgenza della malattia e la presenza di alterazioni epigenetiche nello sperma paterno; inoltre, essi forniscono la prova che i meccanismi epigenetici possono operare delle modifiche a livello del cervelletto di soggetti affetti da autismo per quanto concerne i loro processi di sviluppo, in particolare lo sviluppo neurale.

Poiché secondo la letteratura scientifica, più precoce è l’inizio dei trattamenti specifici rivolti ai soggetti autistici, maggiori sono le possibilità di mitigare i disturbi dello Spettro Autistico, la nuova scoperta spalanca le porte ad ulteriori studi che potrebbero permettere di individuare precocemente i soggetti che svilupperanno il disturbo, incrementando in tal modo le loro possibilità di trattamento.

Un limite della ricerca potrebbe essere individuato nella tipologia di analisi dei campioni, in quanto il DNA è stato estratto dal seme e non dallo sperma purificato; nonostante ciò, la scoperta ha una rilevanza indiscussa, grazie all’omogeneità dei risultati trovati.
Si preannunciano ulteriori studi, da condursi su un più ampio numero di soggetti.

 

 

Fonte bibliografica:
Paternal sperm DNA methylation associated with early signs of autism risk in an autism-enriched cohort

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