È importante sapere che il pianto dei piccoli è il mezzo istintivo a loro disposizione per comunicare esigenze o disagi.
Il piccolo usa il pianto come linguaggio, perciò utilizza questa modalità espressiva come fossero parole ed è l’unico sistema che ha per comunicare con l’ambiente circostante nella tenerissima età.
La mamma e il papà impareranno rapidamente a distinguere le motivazioni del pianto, mentre il piccolo svilupperà la consapevolezza di poter interagire con loro. I genitori non devono avere paura che il bambino, quando piange, abbia necessariamente una malattia.
Se è malato infatti il neonato apparirà debole e anziché piangere rifiuterà il cibo, ma soprattutto sarà assopito, spesso con gli occhi chiusi, svogliato e poco incline alla relazione.
Nei casi invece in cui il bambino con il pianto esprime una necessità o un bisogno oppure un dolore intenso, come nel caso delle cosiddette “coliche”, più passa il tempo più il pianto acquisirà forza e intensità.
Esistono diverse tipologie di pianto… [SEGUE]