Personalmente alla prima esperienza ho fatto un disastro.
Ho sfornato un pane che sembrava mattone ed era piuttosto cattivo. La pasta madre va curata e più si cura più il pane viene buono.
Per qualche mese ci ho provato.
Dato che sapevo che avevo un essere vivente (perché è davvero così) gli ho anche dato un nome (l’ho chiamata come la madre di mio nonno: Malvina) ma alla fine la prima Pasta Madre (o Malvina I) è morta. Poi una amica me l’ha data di nuovo diversi mesi dopo (Malvina II) e ora sono mesi che la utilizzo.
Mi alzo alla mattina una ventina di minuti prima e rinfresco la madre, poi nella pausa pranzo impasto e lascio lievitare oppure metto tutto nella macchina del pane, impasto di nuovo e lascio lievitare un po’ poi aggiungo il resto degli ingredienti e lascio andare la macchina del pane mentre io torno al lavoro.
Alla sera ci ritroviamo la pagnotta fresca e vi assicuro che è molto piacevole entrare in casa e sentire odore di pane.
Ha un gusto un po’ particolare, non aspettatevi la pagnotta del forno ma a me piace molto, mi da tanta soddisfazione e soprattutto la digerisco perfettamente.
Ho una amica che lavora e ha due bimbi e almeno una volta alla settimana fa il pane con la pasta madre, come dicevo basta pazienza e passione.
Spero di avervi convinto a tentare.
Miss Potter