Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute, sono circa il 13% le mamme in dolce attesa che vivono momenti di ansia e di particolare irritabilità.
Niente di cui meravigliarsi né tanto meno allarmarsi, dunque, tali e tanti sono i cambiamenti fisiologici che avvengono nel corpo delle donne in quel frangente e i cambiamenti di abitudini e di vita che una mamma in attesa deve affrontare.
Nondimeno, la gravidanza e il parto sono esperienze uniche e meravigliose per tutte le donne, sia quelle che affrontano la maternità per la prima volta sia per chi abbia già vissuto l’esperienza più intensa che una donna possa affrontare nella sua vita.
Chiediamo un contributo sull’argomento al dottor Tommaso Lovecchio, pediatra e esperto in omeopatia a Bari.
“In ogni caso, anche se molto comuni e condivisi, questi stati di lieve d’ansia è opportuno che siano affrontati con specifiche terapie”,
“I medicinali omeopatici – continua Lovecchio – possono rappresentare una valida scelta terapeutica, quando queste condizioni si presentano in forme leggere, perché sono privi in linea di massima di possibili effetti indesiderati”.
Il dottor Lovecchio consiglia per le donne in gravidanza:
Lycopodium 30 CH, assunto nella dose di 5 granuli al giorno, è un efficace strumento quando la futura mamma soffre di facile irritabilità. Si tratta sempre di un medicinale omeopatico, così come altri due farmaci che aiutano nei casi di ansia e irritabilità: Ignatia amara 30 CH e Gelsemium 30 CH. Quest’ultimo si può assumere in 5 granuli 3 volte al giorno mentre per Ignatia amara 30 CH consiglio 5 granuli ogni sera ed eventualmente anche al mattino se i sintomi dovessero persistere”.
Le trasformazioni ormonali legate alla gravidanza determinano anche cambiamenti nel corpo. “L’aumento di peso è fisiologico e molto noto.
“Meno evidenti sono forse i cali dei livelli di minerali nell’organismo” spiega il dottor Lovecchio.
“Il calo del livello di minerali nel corpo della futura mamma, soprattutto nell’ultima fase della gravidanza, è dovuto alla richiesta crescente di minerali da parte del feto”. Può pertanto essere utile l’integrazione con Magnesio, Selenio e le vitamine E, PP e quelle del gruppo B.
“Voglio ricordare, infine – conclude Lovecchio – che il magnesio si assume con una dieta attenta e bilanciata che preveda la frutta, la verdura, il pesce azzurro, i cereali integrali, i legumi.
Anche il cioccolato è utile, anche se è opportuno ricordare che essendo un alimento istaminergico, cioè che facilita il rilascio di istamina, può essere causa di lesioni dermatologiche nella mamma e nel bambino”.