Gli animali di laboratorio sono stai infettati sperimentalmente con ceppi di Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae, batteri molto patogeni in grado di produrre esotossine potenzialmente letali.
Una parte dei topi è stata poi trattata con i liposomi entro dieci ore dall’infezione e in questo gruppo il trattamento ha permesso la guarigione dei soggetti evitando la morte per setticemia.
Mentre i topi non trattati sono invece spirati entro 24-33 ore.
I liposomi si sono anche mostrati in grado di proteggere i topi dalla comparsa di polmonite pneumococcica.
Lo studio ha quindi dimostrato l’efficacia del nuovo approccio terapeutico negli animali.
Una volta legate, le tossine batteriche perdono il loro potere patogeno e possono così essere eliminate senza rischi dall’organismo.
I liposomi non hanno potere battericida, potrebbero quindi essere utilizzati in associazione con gli antibiotici per potenziarne l’efficacia terapeutica senza ostacolarne il meccanismo d’azione.
Rallentando l’azione patogena dei batteri produttori di tossine i liposomi rallentano l’evoluzione della malattia, offrendo tempo all’azione degli altri farmaci antibatterici ed al sistema immunitario che in questo modo può reagire più efficacemente all’infezione.
Non agendo direttamente sulla replicazione batterica… [SEGUE]