La dottoressa Marisa López-Teijón, responsabile della Riproduzione Assistita presso l’Istituto Marquès ed autore principale di questo studio, ha spiegato i risultati rilevati asserendo che le micro-vibrazioni prodotte dal suono sono in grado di smuovere il terreno di coltura nel quale è posto l’ovulo.
In questo modo si verifica una distribuzione più omogenea dei nutrienti posti nel terreno e una dispersione dei prodotti tossici provenienti dal loro accumulo. In sintesi, si vengono a creare i presupposti per una crescita migliore.
Per quanto riguarda la riproduzione in vitro, da sempre si cerca di ricreare le condizioni tipiche della crescita nell’utero materno.
Quindi vengono considerate la temperatura, l’oscurità e la quantità di ossigeno ed anidride carbonica.
Quelli che rappresentano i passaggi più complessi da ricreare sono i continui movimenti intrauterini.
Grazie all’uso della musica ed alle micro-vibrazioni che questa genera, è possibile riprodurre in maniera piuttosto realistica questi movimenti.
Le vibrazioni indotte dalle note, assomigliano molto ai movimenti peristaltici delle tube di Falloppio, passaggio che l’ovocita imbocca per raggiungere l’utero.
I risultati incoraggianti di questo studio, hanno portato i ricercatori dell’Istituto Marquès a dar vita a nuove ricerche per verificare l’impatto della musica nelle altre fasi della crescita embrionale.
Fonte Bibliografica
Improvement of Fertilization Rates of In Vitro Cultured Human Embryos by Exposure to Sound Vibrations
M López-Teijón, C Castelló, M Asensio, P Fernández, A Farreras, S Rovira, JM Capdevila and E Velilla* Institut Marquès, Barcelona, Spain
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