Secondo l’antropologa americana Dean Falk l’origine del linguaggio umano sarebbe da ricercare nelle forme comunicative madre figlio oggi note come “mammese”.
Il termine “mammese” o “motherese” o “baby talk” indica la forma comunicativa verbale utilizzata dalle persone adulte per rivolgersi ai bambini molto piccoli. Si tratta di una forma di linguaggio semplice, con pochi termini e strutture grammaticali ridotte all’essenziale.
Nel suo libro Finding Our Tongues la dottoressa Falk prende le distanze dagli schemi tradizionali dell’antropologia, che vedono la nascita del linguaggio parlato legata allo sviluppo delle attività maschili di caccia e di costruzione dei primi utensili.
La studiosa situa temporalmente la nascita del protolinguaggio in un’epoca molto antecedente alla comparsa dell’Homo sapiens.
Secondo l’antropologa la nascita del linguaggio verbale sarebbe da ricollocare nel periodo ancora misterioso della differenziazione dei primi antenati umani dalle scimmie, tra i 5 ed i 7 milioni anni fa.
I fossili dimostrano che quando i nostri antenati cominciarono a camminare su due gambe si verificarono importanti cambiamenti anatomici a carico del bacino e delle strutture ossee della parte inferiore del corpo.
Il restringimento del canale di nascita associato al camminare in posizione eretta resero la gravidanza ed il parto degli eventi molto più pericolosi.
La pressione selettiva fu forte e decisiva… [SEGUE]