bambina con cappello

Un adulto possiede in media un vocabolario fornito di 60.000 parole. Ce ne vuole di tempo per impararle!

I nostri cuccioli, da quando nascono, ci sentono parlare e ci vedono sorridere ed interagire con loro: ciò li sprona ad imitarci, ma per sentire le loro prime parole dobbiamo attendere ed avere pazienza. Ognuno ha i suoi tempi ma esiste una sorta di tabella generale cui riferirsi.

 

Attorno ai 5 mesi iniziano i gorgheggi e crederemo di sentire parole ma, mettiamoci il cuore in pace, se capita è solo casuale. Per ingaggiare la gara tra mamma e papà per stabilire chi dei due sarà il primo ad essere nominato è ancora presto. Il vincitore sarà decretato più avanti. Però è tempo delle prime soddisfazioni. Infatti il piccolo ci sorriderà consapevolmente e, se lo imiteremo, intavoleremo delle “conversazioni”.

 

Tra i 9, 10 mesi, nostro figlio capirà ormai le parole che ci sente ripetere più spesso, come il nome di alcuni oggetti e di alcune persone. E’ il momento della “lallazione”: sillabe ripetute all’infinito (lalala) che lasceranno pian piano spazio a composizioni di sillabe più complesse (paba, lata). Anche qui ci sembrerà di sentire parole di senso compiuto. Casuale come sopra.

 

Col compimento dell’anno d’età arriveranno le prime vere parole! Finalmente il pupo dirà “papà” quando lo vede, così potrà esserne fiero e raccontarlo commosso a tutti.

Solitamente noi adulti iniziamo a questo punto a parlare come cretini inventando nomi alternativi per indicare oggetti ed animali. Gli esperti consigliano di non esagerare per non confondere i bambini. Quindi il cane non sarà il “totò”, il dolore non sarà la “bua” o la “bibi”, l’acqua non sarà il “bubù” e se una cosa fa paura non si chiamerà “babau”. Così come se una cosa pericolosa o da non toccare, sarà bene non dire “cacca” indicandola. Sfido chiunque a fermare i nonni e i loro ricchi vocabolari di bambinese.

 

A 16 mesi circa il bambino conoscerà tante parole quanti gesti. Saprà indicare se un cibo è di suo gradimento con l’indice sulla guancia, saprà fare “ciao” da un bel po’, saprà magari intimare il silenzio con il ditino davanti alla bocca…
Ma sarà a 18 mesi che avverrà l’esplosione del vocabolario: in questo periodo il bimbo sarà in grado di imparare 50 parole al mese! E col tempo inizierà ad associarle, a due a due, cominciando con micro discorsi.

 

Verso i 20 mesi predomina decisamente la parola sui gesti, anche se per interagire con le persone, i bambini sapranno scuotere la testa per fare “sì” o “no”, sapranno indicare ciò che vogliono, e via dicendo…
Si è stabilito che a 2 anni un bimbo conosce un numero di parole compreso tra 140 e 440. Nessun problema quindi se, secondo voi, vostro figlio parla poco o non sa pronunciare alcune parole. Parlatene con il pediatra per tranquillizzarvi, ma dovrebbe essere solamente la normale evoluzione linguistica personale che, ripeto, per ognuno è differente.

 

Ricordo mio padre che, attorno ai miei 6 anni, in villeggiatura, mi diceva indicando bimbi stranieri:” Hai visto? E’ più piccolo di te e già conosce il tedesco!”

 

Nicla

Le Mammole parlano qui di sviluppo del linguaggio

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