Quando, durante un’ecografia, ci venne chiesto se volessimo conoscere il sesso del nascituro, guardai il mio ragazzo: un gran sorriso agitato mi diede conferma che desiderava fervidamente venire a conoscenza di chi ci fosse nella mia pancia.

Rullo di tamburo…
Femmina!
Quindi vada per il nome da me scelto!

Tragedia…
Da lì in poi ci furono svariate occasioni in cui mi si consigliava di ripensare al nome della piccola in arrivo.
Molti mi fecero notare i soprannomi, i nomignoli e le prese in giro che avrebbe potuto sopportare ma io ero e sono tuttora super convinta che sia il nome perfetto per lei.

E che qualsiasi nome le avrei dato, prima o poi, avrebbe comunque incontrato un simpaticone che avrebbe trovato una rima per scherzare.

Quando nacque la mia batuffola, il mio ragazzo, dopo avermi detto con occhi sgranati “è gigante!” ammise che quello che avevo scelto era il nome adatto e tuttora, chiunque mi chieda il nome della mia pupa, sorride felice dichiarando che non avrebbe potuto chiamarsi in un altro modo!
Fui soddisfatta….soprattutto perché sono certa che sia stata lei stessa a suggerirmi quale volesse che fosse il suo nome una volta venuta alla luce.

 

Nicla

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