Pregnant woman and a blackboard with copyspace

Ero incinta di pochi mesi, ancora niente pancia, se non quella dovuta ad una scorpacciata a tavola.

Già erano iniziate le discussioni riguardo il nome da dare al bebè che, naturalmente, ancora non si sapeva di che sesso fosse.
Ricordo una domenica in cui mi si presentò mio suocero, armato di calendario, pronto ad elencarmi tutti i santi dell’anno per proporre o bocciare, insieme al resto della famiglia, i nomi che ci leggeva…

E poi i soliti “chiamala come la nonna”, “un mio amico aveva un bel nome”, “ti prego evita il nome di tua zia”…
Tutto si stabilì di lì a poco: ”io, la mamma, scelgo che nome dare al bebè se sarà femmina; tu,il papà, scegli il nome nel caso sarà maschio.” Tutti contenti, si credeva…

Decidemmo per due nomi che ci piacevano o almeno così credevo… diciamo che io non ero pienamente convinta del nome da maschio e il mio ragazzo non era pienamente convinto di quello da femmina da me scelto… però fu proprio lui a dire “basta, li abbiamo scelti, non pensiamoci più”.

Quando, durante un’ecografia, ci venne chiesto se volessimo conoscere il sesso… [SEGUE] 

 

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