Tale modello, quando è l’unico che conosce, viene da lui applicato ai rapporti concreti, che sono così destinati al conflitto, all’incomprensione, all’insoddisfazione, fino alla rottura, in una situazione in cui è impossibile ogni forma di progettualità nella relazione.
Grazie alla relazione con il terapeuta, che agisce con il cliente in modo da farlo sentire accettato, riconosciuto e valorizzato nelle sue risorse, la persona depressa riesce a cambiare sia l’immagine che ha di se stessa – da persona disprezzabile a persona amabile meritevole di amore e riconoscimento – sia dell’altro – da persona rifiutante a persona amorevole, fautrice di stabilità e fiducia.
Nei rapporti concreti, chi prima era depresso, diventerà capace di guardare alle potenzialità insita in se stesso e negli altri, libero dal timore di essere abbandonato e gratificato da uno scambio autentico e maturo.
D.ssa Claudia Apperti
Psicoterapeuta