Spesso chi arriva in terapia è infatti una persona che ha perso contatto con se stessa, in quanto percepisce forte il peso del giudizio limitante degli altri, intesi sia fisicamente come persone con le quali si relaziona abitualmente, sia come parti di sé che si manifestano attraverso delle forme di auto giudizio, molto spesso ancora più limitanti delle prime.
A livello più profondo, una volta che la relazione positiva con il terapeuta viene interiorizzata dal cliente, offre a quest’ultimo l’opportunità di essere più sicuro e fiducioso nel rapporto con gli altri.
I vecchi esempi di relazione, infatti, fonte di sofferenza e conflitti, sono sostituiti o affiancati dal nuovo modello relazionale –quindi da un nuovo modo di vedere la realtà– che rappresenta una soluzione più sana nel momento in cui il cliente entra in contatto con gli altri individui.
Per fare un esempio, il depresso ha interiorizzato un modello di interazione in cui vede se stesso disprezzato e abbandonato dall’altro, con il quale non riesce quindi a stabilire un rapporto di fiducia.
Tale modello, quando è l’unico che conosce… [SEGUE]