Stando a quanto illustrato dallo studio della Sapienza di Roma, l’assunzione di olio EVO sarebbe associata a un incremento delle incretine nel sangue.
I ricercatori, capeggiati dal dottor Francesco Violi, coordinatore dello studio, hanno analizzato il profilo glucidico e lipidico di venticinque soggetti sani scelti a caso e, seguendo la consolidata metodologia del “cross-over”, hanno somministrato loro dieci grammi di olio Evo all’interno di un tipico pranzo mediterraneo.
Il confronto è stato effettuato sia con un pranzo privo di olio EVO, sia con un pasto cucinato invece servendosi di olio di semi. Prima del pranzo (all’incirca alle 13.00) e due ore dopo dello stesso (all’incirca alle 15.00) si è proceduto al rilevamento del profilo glucidico dei soggetti (misurando i loro livelli di glucosio, insulinemia, e incretine) e del profilo lipidico (rilevando la colesterolemia, la triglicerididemia e l’HDL colesterolo).
Si è potuto così notare che chi assumeva olio EVO nel cibo mostrava valori sensibilmente più bassi di glicemia e livelli più alti di insulinemia.
Insomma, un’altra buona notizia per i seguaci della dieta mediterranea e per quanti scelgono un’alimentazione sana ed equilibrata come ricetta per una Vita sana.
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