Per monitorare i suddetti valori, il pediatra utilizza uno sfigmomanometro aneroide che ha un bracciale di altezza pari al 40% della circonferenza del braccio del bimbo, misurata nel punto medio.
Se tali misurazioni, controllate ripetutamente e in diverse occasioni, rilevano la presenza di ipertensione, vengono prescritti degli esami ematochimici per individuarne la causa.

Inoltre, può essere utile effettuare anche un eco-cardiogramma, al fine di verificare la presenza o meno di ipertrofia ventricolare, uno dei primi danni cardiovascolari che conseguono alla presenza di valori pressori elevati.

Ipertensione e diabete
Gli esami ematochimici citati comprendono anche il controllo di glicemia e insulinemia basale, perché può accadere che l’ipertensione sia l’effetto di altre due patologie molto diffuse anche in età infantile e adolescenziale: diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia.

Queste malattie, se prevenute e curate per tempo, non risultano in alcun modo invalidanti ma necessitano di un monitoraggio costante e attento, effettuato in primis dal pediatra e, poi, da centri specialistici.
Il trattamento di ipertensione, diabete mellito di tipo 2 e ipercolesterolemia si basa essenzialmente su un corretto regime alimentare e da un aumento dell’attività fisica, al fine di ridurre il peso ponderale e di aiutare la funzionalità del metabolismo.

Solo in caso di mancata risposta a tale trattamento comportamentale-dietetico, si possono rendere necessari i farmaci, prescritti in sede di assistenza presso i centri di secondo livello e che, comunque, non possono sostituire, ma vanno ad affiancare l’attività fisica e la dieta alimentare, quest’ultima non deve essere necessariamente restrittiva ma sicuramente iposodica.

 

Fonte Bibliografica
Ipertensione arterosa in età pediatrica: prevenzione, diagnosi e trattamento PDF
Società Italiana Pediatria

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