Lo studio prosegue affermando che i problemi alla tiroide sono da lungo tempo associati a problemi di fertilità, ma nonostante questo, non ci sono indicazioni per eseguire la misura della funzionalità tiroidea, come esame di routine, in donne asintomatiche che presentano problemi di fertilità.

I ricercatori proseguono affermando che l’aborto spontaneo è molto comune, interessando una gravidanza su cinque, e l’aborto ricorrente colpisce circa l’ 1% delle coppie. Da questo si evince come gli ormoni tiroidei giochino un ruolo importante nello sviluppo embrionale.

Infatti i problemi a questa ghiandola sono da lungo associati ad un rischio maggiore di aborto spontaneo.
Inoltre lo studio rileva anche come le malattie alla tiroide, in particolare l’ipertiroidismo, possano avere effetti significativi sull’esito della gravidanza, come parto pre-termine, pre-eclampsia, restrizione di crescita, insufficienza cardiaca e morte endouterina.

In conclusione i ricercatori evidenziano come sia importante che lo screening per i problemi alla tiroide, debba essere sempre effettuato nelle donne con problemi di fertilità e con frequenti aborti. Inoltre, le donne a cui è stata diagnosticata una patologia tiroidea dovrebbero continuare la terapia durante la gravidanza e ricevere un attento monitoraggio.

Gli autori inoltre sottolineano come ci siano delle evidenze per consigliare lo screening, che viene utilizzato per le disfunzioni della tiroide della popolazione generale, all’inizio di tutte le gravidanze.

 

Fonte Bibliografica
Thyroid dysfunction and reproductive health

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