Il problema del fumo passivo è tutt’altro che trascurabile: secondo i dati divulgati dall’Oms esistono oltre 1,2 miliardi di adulti fumatori produttori di fumo passivo al quale oltre la metà dei bimbi viene esposta.

Degli studi effettuati in Italia inoltre hanno dimostrato che il 52% dei bimbi al secondo anno di età viene esposto abitualmente al fumo passivo ed il 38% di essi ha almeno uno dei due genitori che fuma dentro casa.

Stando agli ultimi dati Istat a disposizione il 49% dei bambini sino ai 5 anni ha uno dei genitori fumatore e circa un neonato su 5 ha la madre fumatrice.

I ricercatori hanno sottolineato come sia fondamentale dunque smettere di fumare, oltre che per la propria salute, anche per garantirla ai propri figli e limitare l’insorgere di malattie cardiovascolari una volta cresciuti.

Per quanto concerne quei genitori che stanno cercando di smettere di fumare potrebbero limitare molto i danni con la profilassi, limitando cioè l’esposizione dei propri figli al fumo passivo e quindi evitando di fumare in casa, in auto ed in generale in luoghi frequentati dai bambini. Come evidenziato da Magnussen smettere di fumare è senza dubbio l’opzione più sicura.

 

Fonte Bibliografica:
– Exposure to Parental Smoking in Childhood is Associated with Increased Risk of Carotid Atherosclerotic

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