I pediatri sovente ricordano che si è in presenza di febbre quando la temperatura auricolare supera i 37,5° e quella ascellare i 37° e che gli antifebbrili vanno somministrati esclusivamente nel caso in cui la febbre superi i 38° ascellari ed i 38,5° auricolari.
La febbre alta fa bruciare, sia nei bambini piccoli che nei grandi, moltissime calorie e può favorire la comparsa di disidratazione.

È importante pertanto somministrare acqua, succhi di frutta o spremute per compensare la perdita di liquidi e sali (per i neonati non allattati al seno sono indicati te deteinato o camomilla).
Quando la temperatura supera i 39°, oltre all’antipiretico, possono portare sollievo anche delle spugnature di acqua tiepida al viso e al collo, sotto ascellari ed inguinali. Si sconsigliano bagni freddi o utilizzo di ghiaccio che possono dare fastidio al bambino, sottoponendolo a temperature poco adatte al suo stato.

Bisogna inoltre evitare di coprire oltremodo i bambini, per ridurre il rischio di sudorazione eccessiva con conseguente disidratazione.
Ricordiamo a titolo di curiosità l’abitudine popolare in uso in alcuni paesi del Nord Europa, di far indossare al piccolo con la febbre, della calze bagnate di acqua e aceto per favorire la dispersione della temperatura.

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