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Esiste un nesso tra l’età in cui si partorisce l’ultimo figlio e la longevità della madre?

Uno studio condotto dalla Boston University School of Medicine sembra proprio rilevare un legame diretto tra l’insorgere della menopausa e l’aspettative di vita nella donna.
La ricerca, infatti, svela come la capacità di concepire un figlio in età avanzata sia il rilevante indizio di una giovinezza più prolungata e di una vita più lunga.

La ricerca – riportata dalla rivista scientifica americana Menopause (The Journal of the North American Menopause Society) – prende in esame la storia di oltre 3000 madri dalla longevità superiore alla media femminile.

Confrontando la casistica presa in esame con quella di un gruppo di controllo, caratterizzato invece da mortalità precoce, lo studio rivela un evidente nesso tra la durata della vita e l’età del concepimento dell’ultimo figlio.

Le donne che dimostrano la capacità di avere figli dai 33 anni in poi, avrebbero il doppio delle probabilità di raggiungere l’età di 95 anni.
Come spiega il Dott. Thomas Perls, principale responsabile della ricerca e professore di medicina all’Università di Boston, l’età di concepimento e la longevità non sarebbero in diretto rapporto di causa-effetto, ma avere l’ultimo figlio in età avanzata rappresenterebbe un evidente marker di longevità in una donna.

Al lento invecchiamento dell’apparato riproduttivo… [SEGUE]

 

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