Provare ad alleviare questo disagio è una priorità per le future mamme, che vorrebbero assicurarsi di non essere indotte a rinunciare alle proprie attività quotidiane: il primo passo sta quindi nel riferire all’ostetrica/o o al medico di questa sintomatologia e diagnosticare il dolore pelvico a cintura, escludendo altre possibili cause di dolore pelvico.

In seconda battuta, è fondamentale che le mamme evitino di mettere in atto comportamenti che potrebbero indurre un aggravamento del quadro (come ad esempio sollevare pesi, accavallare o incrociare le gambe, sedersi in modo scomposto o sul pavimento) e si prendano cura del proprio corpo.

Potrebbe essere d’aiuto adottare quando possibile anche solo alcune delle seguenti misure: mantenersi attive ma ricordarsi di riposare molto; cambiare spesso posizione e cercare di non stare sedute per più di 30 minuti ogni volta; distribuire uniformemente il peso su ambedue le gambe.

Inoltre vestirsi e spogliarsi da sedute; scendere e salire dall’auto con le gambe unite; dormire sul fianco meno dolente, tenere le ginocchia vicine quando ci si gira nel letto e sfruttare i cuscini di sostegno (sotto la pancia e tra le gambe).

Anche il bagno caldo o, viceversa, il ghiaccio … [SEGUE]

 

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