La maternity blues colpisce circa l’80% delle neo mamme. I sintomi sono simili a quelli della depressione post partum ma si presentano a “intermittenza” e scompaiono in pochi giorni.
La psicosi post partum colpisce mediamente una donna ogni mille. I sintomi sono: pulsioni infanticide, allucinazioni, agitazione e disorganizzazione estrema.

Quali sono le cause riconosciute?
Fattori biologici, psicologici e ambientali predispongono alla sua comparsa: episodi pregressi di depressione, eventi traumatici o luttuosi recenti, conflitti con il partner, isolamento sociale, problemi economici, disturbi tiroidei, giovane età (nelle adolescenti il rischio aumenta dal 15 al 32%), essere una ragazza madre, sradicamento dalla propria famiglia, abuso di sostanze, insonnia.
All’insorgere dei primi sintomi, anche lievi, bisogna rivolgersi tempestivamente al proprio medico il quale prescriverà la terapia più opportuna per affrontare il problema.

Cosa succede se non si interviene o si interviene troppo tardi?
Se curata tardi, il rischio di un recupero solo parziale è elevato.
Se trattata adeguatamente, regredisce e scompare completamente.

Che cosa si può fare?
Per le forme più lievi sono adatti trattamenti di tipo psicologico, per quelle più gravi oltre ad essere valutabile  un aiuto farmacologico, è indicato un trattamento psicoterapico.
Il proprio medico di fiducia o il ginecologico indicheranno la soluzione più adatta al proprio caso.

Ecco una serie di consigli pratici per chi si sente in difficoltà.

– PARLARNE – confrontarsi con gli altri aiuta notevolmente

– FARSI AIUTARE

 

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