Le coliche sono un disturbo tipico dei lattanti e compaiono generalmente tra la 2° e 3° settimana di vita.
Secondo alcune stime possono arrivare a interessare fino a quattro lattanti su dieci, destando preoccupazione in molti genitori che non sanno quali provvedimenti adottare di fronte a una crisi di pianto inconsolabile che perdura per alcune ore, ad insorgenza serale.
È questa, infatti, la manifestazione principale, dovuta a una condizione di dolore acuto e improvviso, accompagnato per lo più da agitazione, arrossamento del volto, flessione degli arti inferiori sull’addome che appare teso, e meteorismo con emissione di gas.
Il problema si risolve spontaneamente intorno al 3° mese di vita, improvvisamente così come è comparso.
Le cause ed i rimedi.
Le cause purtroppo non sono ancora note. Il più delle volte le coliche sono manifestazioni del tutto fisiologiche, interpretate come fenomeni legati alla formazione della flora batterica intestinale e alla maturazione dell’apparato digerente. Talvolta, possono essere legate a fattori ambientali, come per esempio l’interazione mamma-bambino, tensioni familiari oppure l’abitudine al fumo di un genitore: a tutt’oggi la letteratura scientifica non è pervenuta a un accordo né sull’identificazione di una causa né tantomeno su una “cura” comune.
I rimedi consigliati sono diversi e suggeriscono che ogni bambino rappresenta un caso a sé e come tale richiede un approccio del tutto personalizzato. Innanzitutto, è necessario mantenere la calma: le coliche, superato il momento critico, si risolvono spontaneamente senza conseguenze.
Se allatti, attaccare il bambino al seno può essere una soluzione efficace, come pure cullarlo e tenerlo in braccio, o fargli un massaggio in senso orario attorno all’ombelico.
Tale massaggio può esser fatto anche a scopo preventivo durante la giornata. Sono molte le mamme che asseriscono dei notevoli miglioramenti, grazie alla pratica costante di questo tecnica. La durata del massaggio deve essere di alcuni minuti e la sua modalità di esecuzione, seguendo la fisiologica disposizione dell’intestino crasso, ne favorisce la canalizzazione Non è di utilità la stimolazione rettale mirata a favorire la fuoriuscita di gas che avviene spontaneamente.
L’utilizzo di tisane con finocchietto, non è dimostrato che riduca o risolva il disturbo; inoltre in caso di neonati allattati esclusivamente al seno, l’introduzione di tisane è controindicata perchè può dare senso di sazietà al bambino, inducendolo a saltare alcune delle poppate e riducendo pertanto la stimolazione della produzione di latte nella madre.
La gestione di un neonato che soffre di coliche può essere un evento particolarmente stressante per i genitori. Il fatto che le coliche insorgano soprattutto nelle ore del tardo pomeriggio può rendere loro più difficile contenere il bambino e tollerare il suo pianto, anche perché a fine giornata loro stessi possono essere particolarmente stanchi ed esausti.
Può essere utile suggerire loro alcune modalità per contenere il pianto e come prendersi cura di se stessi, come per esempio:
- prendersi una pausa e chiedere all’altro genitore o a un parente o a un amico di tenere il bambino per un po’. Anche un’ora da sola può aiutare la mamma a riprendere un po’ di energia;
- assumere una dieta sana, evitando gli eccitanti e cercare di includere un po’ di attività fisica (anche una passeggiata con il proprio piccolo);
- eliminare dalla dieta materna in allattamento latte e latticini;
- se è possibile, dormire quando il bambino dorme, anche durante il giorno. Più si è riposati e più si è in grado di gestire il pianto e lo stress conseguente;
- ricordare che il fenomeno delle coliche è temporaneo;
- se si è preoccupati perché il pianto è persistente, o diverso dal solito e non si risolve, mettersi in contatto con il pediatra per assicurarsi che sia tutto a posto e che non ci sia qualcosa di più serio.
Articolo a cura della Redazione di Mammole
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