La possibilità di monitorare con questo grado di precisione la crescita cerebrale, già durante i primissimi mesi di vita, apre un vasto panorama alla ricerca medica e permette un’indagine approfondita sull’importanza e lo sviluppo delle varie aree del cervello.
L’analisi dei dati raccolti, infatti, evidenzia come la crescita sia imputabile in primo luogo a determinate aree cerebrali – come quelle legate allo sviluppo delle capacità motorie – mentre altre zone sono soggette a una crescita meno veloce.
Questa osservazione consentirebbe di attribuire ad alcune funzioni dell’organo, come quella legata alla memoria a lungo termine, una minore importanza in questa precocissima fase di vita rispetto ad altre funzioni del cervello.
I dati raccolti hanno permesso, inoltre, di evidenziare come lo sviluppo cerebrale sia più rapido nei maschi rispetto alle coetanee di sesso opposto.
La ricerca, infine, svela delle differenze nella traiettoria di sviluppo tra i bimbi prematuri e gli altri neonati… [SEGUE]