Nonostante le lavoratrici abbiano risentito meno della crisi rispetto ai colleghi uomini, però, dal 2008 a oggi è la qualità del lavoro è nettamente peggiorata: se infatti le donne sempre più spesso occupano cariche di rilievo, sono però pagate meno degli uomini senza contare che, non di rado, non vengono riconosciuti loro gli straordinari ed è aumentato il part-time involontario.

Quello che emerge dal dossier ISTAT è insomma un quadro complesso e articolato, soprattutto se ai dati sin qui presi in esame, si sommano aspetti fondamentali nel determinare la qualità del lavoro di una mamma come flessibilità oraria, possibilità di lavoro da casa, accesso al part time volontario, etc.

Tutti quegli aspetti, insomma,  che consentirebbero  una reale conciliazione tra affetti e carriera, favorendo la realizzazione professionale senza comportare dolorose rinunce ai vari membri della famiglia, Mamma compresa.

Mamme equilibriste, in bilico tra carriera e famiglia, voi a cosa state rinunciando? Cosa vi concedete?

 

Fonte Bibliografica

ISTAT Come cambia la vita delle donne

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