Voglia di una doccia, capelli non più belli come in gravidanza, colorito spento, vari dolori, rotondità non ancora riassorbite…
Ecco come ricordo il giorno del mio rientro a casa dopo le dimissioni dall’ospedale dove è nata la mia pupa.
Ero felicissima, non fraintendetemi, ero entusiasta della mia nuova vita e curiosa di scoprire come il mio pargoletto si sarebbe trovato nel nostro nido, ma mi domandavo se sarei riuscita a giostrarmi tra poppate, pannolini, pulizie e cucina.
Sapevo di poter contare sull’aiuto di più persone che sarebbero accorse immediatamente al mio primo richiamo ma, in quel delicato momento, più che notare il supporto di parenti ed amici, vedevo lo strano comportamento di alcune donne…
Perché, se anche tu sei mamma, non ti comporti con me come avresti desiderato che le donne si comportassero con te?
Perché mi chiedi se il mio latte è buono?
Perché mi fai venire dubbi sul mio modo di accudire la piccola? … SEGUE
È vero che le mamme hanno bisogno di supporto e sono quelle che meno te l’aspetti , quelli forti, quelle del mestiere che scopri essere le più deboli , quelle più bisognose di coccole. Anche le coccole sono un supporto troppo spesso dimenticato o sottovalutato . Mentre facevo preparazione al parto come musicoterapeuta mi sono capitate ostetriche assistenti sociali, insegnanti ….ma li erano semplicemente mamme alle quali io dirò sempre grazie perché fare la mamma è il lavoro più bello anche se il più duro ecco perché occorre supporto, incoraggiamento e tante, tante coccole. Adesso mi è capitata anche un’infermiera ma resto dell’avviso che oltre al supporto psicologico ci vuole un supporto affettivo. Fatevi coccolare, care mamme