Questo rischio è stato valutato tenendo presenti i fattori genetici ed ambientali.
In particolare i dati sono stati analizzati per età, anno di nascita, sesso, storia psichiatrica ed età dei genitori.

Ogni bambino è stato giudicato come esposto o non esposto al rischio in base alla presenza o meno di casi di malattia in famiglia.
A 14516 bambini del gruppo è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico.

I casi di malattia sono stati di 6274 su 100000 per i gemelli omozigoti esposti, contro i 27 di quelli non esposti. Nei gemelli eterozigoti di bambini affetti ci sono stati 829 casi tra gli esposti e 49 tra i non esposti.
Per i fratelli 492 casi tra gli esposti e 94 tra i non esposti. Trai i fratellastri con stessa madre 492 casi tra gli esposti e 94 tra i non esposti. Per quelli con lo stesso padre 371 tra gli esposti e 85 tra i non esposti. Per i cugini 155 casi tra gli esposti e 49 tra i non esposti.

I risultati hanno dimostrato che il rischio di sviluppo di disordini dello spettro autistico aumenta all’aumentare della parentela genetica con soggetti affetti dalla malattia.
I ricercatori hanno stimato una ereditarietà approssimativa del 50%.

Questo studio ridimensiona l’importanza dell’eziologia genetica della malattia… [SEGUE]

 

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