Sempre più diffuse, soprattutto tra i bambini: le allergie alimentari sono una realtà con cui ormai molte famiglie sono costrette a fare i conti.
Ma che cosa provoca tali allergie? Come mai il nostro corpo sembra rifiutare o non accettare alcuni cibi particolari?
La colpa potrebbe essere tutta delle cellule immunitarie iperattive.
Che cosa si vuole dire con questo?
Un gruppo di ricercatori australiani incolpa di tutto ciò il sistema immunitario dei più piccoli.
L’equipe che si è occupata di questo studio ha descritto un modello di attivazione immunitaria già al momento della nascita, correlato al rischio superiore dei bambini di sviluppare allergie alimentari già da piccolissimi. Ovviamente questa significativa scoperta potrebbe avere dei risvolti importanti nei trattamenti futuri dedicati a neonati e bambini, con lo scopo di prevenire le allergie alimentari prima che queste si manifestino. La ricerca su tale argomento è stata pubblicata su Science Translational Medicine.
L’Equipe di studiosi ha evidenziato come esista una sorta di “firma” immunitaria trovata nel sangue del cordone ombelicale alla nascita. Una specie di segno identificativo che ha mostrato quali erano i bambini a rischio di sviluppare allergie nei confronti di determinati alimenti. Si è così scovata una correlazione tra i piccoli che possedevano cellule immunitarie iperattive al momento della nascita e lo sviluppo di allergie nei confronti di alimenti come il latte ed i suoi derivati, le uova, il grano ed altri alimenti.
Nei piccoli a rischio tali cellule sono state attivate durante il periodo della gravidanza o al momento della nascita. Le cellule in questi particolari frangenti hanno mandato dei segnali che hanno portato a delle risposte immunitarie da parte delle cellule T, che hanno così condotto all’innesco di reazioni di tipo allergico verso alcuni cibi e pietanze.
Per poter effettuare questo importante studio sono state coinvolte più di mille donne in stato interessante, nonché i loro piccoli, che sono stati esaminati a fondo per scovare eventuali allergie.
Ma perché tale ricerca si è svolta proprio in Australia? A quanto pare in questo territorio negli ultimi anni, vista una crescita delle allergie alimentari nei bambini sotto i cinque anni, si è deciso in qualche modo di correre ai ripari, cominciando a compiere alcune ricerche sull’argomento.
Si è riscontrato che, ad esempio, nella città di Melbourne, un bambino su dieci nel corso dei primi dodici mesi di vita sviluppa una qualche forma di allergia alimentare.
Grazie a questi studi avanguardisti si sono trovate nuove vie per studiare come le allergie alimentari dipendano dalle cellule immunitarie iperattive. Il prossimo passo sarà comprendere come mai in alcuni bambini sono presenti questo particolare tipo di cellule.
A cura della Redazione di Mammole
Fonte:
http://stm.sciencemag.org/content/8/321/321ra8.abstract
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